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Cima XII

Cima XII (o Cima Dodici) è nota anche come Ferrozzo dall'italianizzazione del nome cimbro, Freyjoch che deriva da Frey-joch ovvero giogo di Frea (divinità scandinava a cui era stato dedicato il nome della montagna.


E' la vetta più alta dell'Altopiano di Asiago Sette Comuni e di tutta la provincia di Vicenza con i suoi 2336 metri di quota e si trova nella parte nord dell'Altopiano, sul confine con il Trentino. La Cima infatti si trova in parte in territorio Veneto ed in parte Trentino. L'attuale nome Cima XII deriva da una curiosa motivazione: il paese di Borgo Valsugana, nella Valsugana, alle ore 12 in alcuni periodi dell'anno vede scomparire per alcuni minuti il sole, eclissato da un cono d'ombra proveniente dalla cima del monte.

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E' una delle escursioni più classiche dell'Altopiano sia per la sua altezza che per la particolare rilevanza storico-naturalistica: anche questi luoghi sono stati interessati dagli eventi bellici della Grande Guerra e l'aspetto geomorfologico vede la presenza di fenomeni carsici. Da non dimenticare l'aspetto panoramico: dalla Cima lo sguardo può spaziare a 360 gradi e, visibilità permettendo si possono individuare oltre all'Altopiano di Asiago quello di Folgaria, la pianura veneta, la Val di Sella, la Valsugana, le Dolomiti di Brenta, il Lagorai ecc.
L'escursione è stata classificata come medio-difficile in quanto l'ultimo tratto di salita è impegnativo e la distanza da percorrere richiede un minimo di allenamento (in particolar modo per il percorso "lungo") affinchè il piacere di una giornata all'aria aperta non si trasformi in una faticaccia. La prima parte del percorso non presenta comunque particolari difficoltà. Si invita comunque a rimanere sempre sul sentiero segnalato e di non allontanarsi a causa della presenza di doline anche molto profonde.

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COME RAGGIUNGERE IL PUNTO DI PARTENZA DEL PERCORSO

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Da Asiago si percorre la strada che conduce a Camporovere di Roana e quindi si prosegue lungo la SS349 in direzione Passo Vezzena/Trento per 4.3 kM. In corrispondenza di una semicurva a sinistra parte la strada bianca che conduce a Malga Galmarara.

Per chi desidera effettuare il percorso "tradizionale" (kM 15 ca. andata e ritorno, consigliato) deve proseguire in auto per altri 7.3 kM lungo la strada bianca, a tratti sconnessa, sino a raggiungere il Bivio Malga Galmarara. In questo caso si prosegua la lettura dal punto "Bivio-Malga Galmarara".
L'itinerario "lungo" (kM 30ca andata e ritorno) che proponiamo, può iniziare proprio da dove comincia la strada bianca: è possibile parcheggiare l'auto nella piccola area di sosta presente di fronte al bivio, lungo la strada statale.

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DESCRIZIONE DELL'ITINERARIO

PER PERCORSO LUNGO

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Nel caso dell'itinerario "lungo", parcheggiata l'auto (m. 1012), si imbocca a piedi la strada bianca (m. 995) che conduce a Malga Galmarara, e che si sviluppa in costante ascesa (pendenza media 10%) tra il bosco. Dopo 2.5 kM si giunge al Bivio di Basa Senocio (m. 1194) e si svolta a destra percorrendo il tornante. Da qui la strada bianca per 2.1 km si fa più ripida (pendenza media 12%) e ci conduce, sempre tra il bosco al Bivio Croce del Francese (m. 1393) da dove si può raggiungere il Monte Zebio. Per raggiungere Cima XII proseguiamo però dritti, sempre lungo la strada bianca che si fa decisamente meno ripida (pendenza media 6%) fino a raggiungere dopo 1.3 kM, Malga Galmararetta (m. 1488). In questo tratto guardate bene alla vostra destra perchè non è difficile individuare con attenzione e silenzio dei simpatici animali. Dopo ulteriori 1.5 kM di strada bianca con qualche semicurva (pendenza media 8%), con la vegetazione che inizia a lasciare il posto al pascolo, si raggiunge il Bivio Malga Galmarara (m. 1614). In questo punto è ben visibile Malga Galmarara sulla sinistra ed è possibile posteggiare l'auto a chi sceglie di affrontare l'itinerario "tradizionale". Svetta sopra di noi, sulla destra il Monte Zingarella.

 

PER PERCORSO TRADIZIONALE

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Da Bivio Malga Galmarara (m. 1614) inizia l'itinerario "classico" per Cima XII lungo il sentiero CAI 830, in direzione nord. Si percorrono da qui 1500 metri su strada bianca in ascesa (pendenza media del 10.7%), ma è possibile, seguendo attentamente il sentiero 830, abbreviare il tragitto di circa 200 metri percorrendo un breve tratto di sentiero. Avanzando si inizia a notare la diminuzione quantitativa di abeti e larici con il progressivo aumentare di mugheti. In questo contesto si arriva alla Busa della Pesa (m. 1755) da cui si può proseguire sulla destra lungo la strada bianca forestale che conduce al Bivio Conrad prima e tenendo la sinistra al Bivio Italia poi, in modo più tranquillo ma chilometricamente più lungo, oppure come di seguito consigliamo, sulla sinistra continuando a percorrere il sentiero CAI 830. In questo secondo caso si avanza in un sentiero affiancato da mughi in una serie di sali e scendi per circa 2 kM. A circa 300 metri dalla Busa della Pesa è anche possibile raggiungere in circa 10 minuti di cammino il Bivio Tre Fontane dove è presente l'omonimo bivacco.

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Lungo la serie di sali e scendi si possono notare il Corno di Campo Bianco alla propria destra ed il Corno di Campo Verde alla propria sinistra. Uscendo dai mughi si vede davanti a noi il Bivacco Bivio Italia ed, in lontananza, la meta: Cima XII. Dal Bivacco è sufficiente avanzare di alcune decine di metri ed abbassarsi appena di quota per giungere al Bivio Italia (m. 1987) dove confluiscono oltre al sentiero di nostra provenienza, la strada forestale proveniente dal Bivio Conrad, la parte del sentiero CAI 830

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Dal Bivio Italia si prosegue per 1.2 kM sulla strada bianca dal nome Kaiser Karl Strasse (sentiero CAI 833) costeggiando la Colombaretta di Galmarara sulla destra, fino a raggiungere il Bivio di quota (m. 1985). In questo tratto è anche possibile vedere quel che resta della costruzione che durante la Prima Guerra Mondiale fu la postazione di comando della 12^ Brigata di fanteria Austrungarica. Dal Bivio di quota si abbandona la strada che porta al Monte Ortigara e si prosegue sul sentiero CAI 833 che dapprima in maniera lieve e poi sempre più marcata si dirige verso la base del Dodici. In questo tratto decisamente di origine carsica tornano a vedersi alcuni pini mughi. Percorsi circa 1600 metri dal Bivio di quota si raggiunge il Bivio con Sentiero 208 (m. 2175) e si continua sul sentiero a destra.

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Dal Bivio con Sentiero 208, la salita si fa più ripida (pendenza media 21%) e passando sul

fianco est ci si avvicina sempre più alla meta. Sicuramente il panorama che pian piano è possibile ammirare ripaga le fatiche e dà le forze necessarie per raggiungere la cima. Procedendo col la dovuta attenzione e prudenza tra rocce e pini mughi a piccoli passi si giunge a scorgere una croce in legno. La cima è vicinissima.


Raggiunta la Croce in legno, posta in sito per la prima volta nel 1900 dai parrocchiani di Asiago a ricordo dell'Anno Santo, ci si renderà conto che non è la sola. A poche decide di metri più a est è infatti posta una Croce in ferro eretta nel settembre 1969 dalla Sezione SAT di Borgo Valsugana, visibile fin dalla Valsugana.

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Quota 2336 metri di Cima XII è raggiunta. Ora è il momento di osservare tutto ciò che ci circonda.
Per il ritorno si può ripercorrere il medesimo tragitto dell'andata oppure scegliere una delle varianti proposte anche per l'andata tra cui quella che prevede di transitare per Campo Gallina, lungo il sentiero 830 e che conduce sempre a Malga Galmarara consapevoli però che così facendo si allunga il percorso.

 

ITINERARIO: Cima XII

Indicazioni tecniche

Grado di difficoltà: medio-difficile
Dislivello: 722 m (tradizionale) - 1.341 m (lungo)
Altitudine-min-tradizionale: 1.641 m slm

Altitudine-min-lungo: 995 m slm

Altitudine-max: 2.336 m slm
Lunghezza: 15 km tradizionale - 30 km lungo (andata e ritorno)
Tempo di percorrenza a piedi: 6/8 ore

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